"Cuerdas", "corde" in spagnolo, è il titolo di un cortometraggio realizzato dal direttore Pedro Solis, e parla dell'amicizia che si crea tra una bambina, Maria, e un bambino affetto da una terribile malattia, la paralisi celebrale, per cui il bambino non può muoversi, né parlare, né camminare.
Mentre la maestra e gli altri bambini provano quasi indifferenza a causa della sua diversità, Maria no: supera il pregiudizio e la malattia e diventa la sua migliore amica. Grazie a lei il bambino potrà saltare la corda, giocare a pallone, leggere e persino ballare... il tutto grazie ad una piccola corda, che creerà un grande legame tra lui e Maria.
Pedro Solis, grazie a questo cortometraggio breve ma profondo, ha vinto il premio Goya del 2014. Ha inoltre dichiarato che il suo lavoro è dedicato a suo figlio Nicolàs, anch'egli affetto da paralisi celebrale:
"E' parte della mia vita, il bambino è mio figlio, la sedia che vedete è la sedia di mio figlio. Sono le sue piccole mani, i denti rotti dal farmaco, i suoi capelli ricci. Oggi Nicolàs sta bene, siamo stati a casa, perché quando non siamo a casa, siamo in ospedale."Inoltre ha spiegato che l'idea per il cortometraggio è stata data dalla sua figlia più grande, Alejandra:
"Alejandra mi ispirò. Aveva solo sei anni ed era figlia unica quando nacque Nicolàs, il quale aveva bisogno di tutte le cure del mondo, ma quando vide la sua foto, rimase incantata dal suo fratellino. Lo truccava, gli metteva i bigodini, giocava in tutti i modi con lui. Un giorno ero a Guadalajara e ho sentito una canzone di Bunbury. Ho visto tutta la storia davanti ai miei occhi e ho dovuto disegnarla."
Un video, a mio parere, consigliato a tutti, specie ai bambini, per insegnargli fin da piccoli a non farsi condizionare dai pregiudizi e ad accettare e superare le diversità.
Purtroppo non si trova da nessuna parte, nemmeno su Youtube. Ma se volete vederlo, potete andare qui. Il video è spagnolo, ma grazie alle sue immagini e al suo messaggio sa farsi capire chiaramente. Buona visione!
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